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Il segreto della felicità è la libertà. Il segreto della libertà è il coraggio. "- Tucidide. Θουκυδίδης, Thūkydídēs -Atene,ca. a.C. 460 a.C.- dopo il 440 a.C. -

" Il Caffè, INDIPENDENTE - FUTURO GIA' PASSATO. "

* spread


In finanza, il termine spread può essere usato con diversi significati:

  • Il differenziale denaro-lettera (bid-ask spread), o differenziale denaro-lettera, è la differenza tra il prezzo più basso a cui un venditore è disposto a vendere un titolo (ask) e il prezzo più alto che un compratore è disposto ad offrire per quel titolo (bid), ed è spesso usato come misura della liquidità del mercato;
  • Il credit spread denota il differenziale tra il tasso di rendimento di un'obbligazione caratterizzata da rischio di default (ad es., un titolo di stato a breve termine, quale in Italia il BOT) e quello di un titolo privo o a bassissimo rischio preso a riferimento. Ad esempio se un BTP con una certa scadenza ha un rendimento del 7% ed il corrispettivo Bund Tedesco con la stessa scadenza ha un rendimento del 3% allora lo spread sarà di 7-3 = 4 punti percentuali ovvero di 400 punti base. Il rendimento atteso o richiesto (ed alla fine offerto) può infatti salire o scendere in funzione del grado di fiducia degli investitori/creditori a sua volta misurabile attraverso eventuali squilibri tra domanda e offerta di titoli: se l'offerta è superiore alla domanda il rendimento atteso aumenta per tentare di riequilibrare la domanda e viceversa. Come conseguenza lo spread diventa dunque indirettamente e allo stesso tempo:
    • una misura del rischio finanziario associato all'investimento nei titoli cioè nel recupero del credito da parte del creditore essendo rischio e rendimento strettamente legati da relazione di proporzionalità: maggiore è lo spread maggiore è il rischio connesso all'acquisto di titoli;
    • al rovescio una misura dell'affidabilità (rating) dell'emittente/debitore (ad esempio lo Stato) di restituire il credito: maggiore è lo spread minore è tale affidabilità;
    • in ultimo una misura della capacità dell'emittente di promuovere a buon fine le proprie attività finanziarie (nel caso dello Stato di rifinanziare il proprio debito pubblico) tramite emissione di nuovi titoli: maggiore è lo spread minore è questa capacità in virtù dei tassi di interesse più elevati dovuti fino ad un limite massimo di sostenibilità. Nel caso dei titoli di stato, spread elevatissimi possono condurre nel medio-lungo termine alla dichiarazione di insolvenza o fallimento obancarotta dello Stato oppure a misure drastiche di riduzione della spesa pubblica e/o aumento della tassazione sui contribuenti per evitare il fallimento con i consueti effetti di diminuzione del reddito (dunque della domanda) e degli investimenti e quindi in ultimo ripercussioni anche sulla crescita economica.
  • Uno spread è inoltre un'operazione finanziaria che combina diverse attività finanziarie, tipicamente titoli derivati, al fine di ottenere un determinato valore a una data scadenza.
  • Lo spread (in inglese: diffusione) è quello applicato (spesso in misura percentuale) dagli istituti di credito alle operazioni di prestito fiduciario ipotecario: lo spread viene aggiunto al costo del denaro e la somma dei due dà il tasso nominale
  • In finanza, il termine spread può essere usato con diversi significati:
    • Il differenziale denaro-lettera (bid-ask spread), o differenziale denaro-lettera, è la differenza tra il prezzo più basso a cui un venditore è disposto a vendere un titolo (ask) e il prezzo più alto che un compratore è disposto ad offrire per quel titolo (bid), ed è spesso usato come misura della liquidità del mercato;
    • Il credit spread denota il differenziale tra il tasso di rendimento di un'obbligazione caratterizzata da rischio di default (ad es., un titolo di stato a breve termine, quale in Italia il BOT) e quello di un titolo privo o a bassissimo rischio preso a riferimento. Ad esempio se un BTP con una certa scadenza ha un rendimento del 7% ed il corrispettivo Bund Tedesco con la stessa scadenza ha un rendimento del 3% allora lo spread sarà di 7-3 = 4 punti percentuali ovvero di 400 punti base. Il rendimento atteso o richiesto (ed alla fine offerto) può infatti salire o scendere in funzione del grado di fiducia degli investitori/creditori a sua volta misurabile attraverso eventuali squilibri tra domanda e offerta di titoli: se l'offerta è superiore alla domanda il rendimento atteso aumenta per tentare di riequilibrare la domanda e viceversa. Come conseguenza lo spread diventa dunque indirettamente e allo stesso tempo:
      • una misura del rischio finanziario associato all'investimento nei titoli cioè nel recupero del credito da parte del creditore essendo rischio e rendimento strettamente legati da relazione di proporzionalità: maggiore è lo spread maggiore è il rischio connesso all'acquisto di titoli;
      • al rovescio una misura dell'affidabilità (rating) dell'emittente/debitore (ad esempio lo Stato) di restituire il credito: maggiore è lo spread minore è tale affidabilità;
      • in ultimo una misura della capacità dell'emittente di promuovere a buon fine le proprie attività finanziarie (nel caso dello Stato di rifinanziare il proprio debito pubblico) tramite emissione di nuovi titoli: maggiore è lo spread minore è questa capacità in virtù dei tassi di interesse più elevati dovuti fino ad un limite massimo di sostenibilità. Nel caso dei titoli di stato, spread elevatissimi possono condurre nel medio-lungo termine alla dichiarazione di insolvenza o fallimento obancarotta dello Stato oppure a misure drastiche di riduzione della spesa pubblica e/o aumento della tassazione sui contribuenti per evitare il fallimento con i consueti effetti di diminuzione del reddito (dunque della domanda) e degli investimenti e quindi in ultimo ripercussioni anche sulla crescita economica.
    • Uno spread è inoltre un'operazione finanziaria che combina diverse attività finanziarie, tipicamente titoli derivati, al fine di ottenere un determinato valore a una data scadenza.