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Il segreto della felicità è la libertà. Il segreto della libertà è il coraggio. "- Tucidide. Θουκυδίδης, Thūkydídēs -Atene,ca. a.C. 460 a.C.- dopo il 440 a.C. -

" Il Caffè, INDIPENDENTE - FUTURO GIA' PASSATO. "

* ibis redibis numquam peribis


La frase latina ibis redibis non morieris[1] in bello (Alberico delle Tre FontaneChronicon) è, tradizionalmente, il responso dato dalla Sibilla ad un soldato andato a consultare l'oracolo sull'esito della sua missione.
La frase, come tutti i responsi oracolari, è volutamente ambigua ("sibillina", appunto) e offre una duplice interpretazione, a seconda della punteggiatura che si voglia utilizzare.
  • Se, infatti, si pone una virgola prima di "non" (ibis, redibis, non morieris in bello), il significato del responso è "Andrai, ritornerai e non morirai in guerra", e prefigura un esito positivo della missione.
  • Se, invece, la virgola viene spostata dopo la negazione (ibis, redibis non, morieris in bello), il senso risulta essere sovvertito nel suo contrario: "Andrai, non ritornerai e morirai in guerra".
La locuzione è anche diffusa nella forma ibis redibis numquam peribis, ovvero "andrai tornerai non morirai".
Nel linguaggio moderno, l'espressione "essere un ibis redibis" si utilizza nel caso di documenti ufficiali, circolari, decreti e leggi che risultino oscuri, ambigui, cavillosi e fuorvianti.